Che cos'è il sonno?
Il sonno è una delle funzioni principali per la sopravvivenza umana, permette di rigenerare il corpo e il cervello. E’ essenziale per le funzioni di memoria, di regolazione ormonale e per l'aumento delle difese immunitarie, inoltre influenza la salute generale e il benessere psico-emotivo. La privazione del sonno nel breve periodo comporta cattivo umore, irritabilità, difficoltà di concentrazione, alterazione delle capacità decisionali, calo di interesse per le attività quotidiane, propensione all’ingestione “cibo spazzatura” e viso gonfio.
Possiamo definire il sonno come uno stato ricorrente di coscienza alterato in cui le interazioni con l’ambiente circostante sono diminuiti, il quale le funzioni sensoriali del nostro corpo e i muscoli volontari sono inibiti.
Le fasi del sonno
Il sonno si divide in 4 fasi:
-nella prima fase ci troviamo in una fase intermedia tra il sonno e la veglia;
-nella seconda fase è il sonno leggero, il respiro e il ritmo cardiaco diminuiscono ed anche la temperatura corporea;
-nella terza fase entriamo nel sonno profondo, diminuisce ulteriormente il battito cardiaco ed i muscoli si rilassano;
- durante la fase REM, gli occhi si muovono rapidamente da un lato all’altro, la frequenza cardiaca ed il respiro accelera, inoltre si sperimentano i sogni.
Il sonno profondo è indispensabile per l’essere umano, perché supporta i meccanismi di memoria e apprendimento; durante questa fase il corpo secerne ormoni importanti come l’ormone della crescita e ill cortisolo; aumenta l’afflusso di sangue ai muscoli che ne permette la ricarica energetica e la rigenerazione cellulare del sistema immunitario.
Disturbi del sonno
I disturbi del sonno sono un gruppo di patologie che possono alterare le caratteristiche e la ritmicità del normale ciclo di sonno e veglia, compromettendo la solidità e continuità del sonno notturno con possibili ripercussioni sulle attività diurne, sulla concentrazione, sull’alimentazione e sul benessere in generale.
In particolare nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali vengono inseriti diversi disturbi in cui le caratteristiche principali del disturbo sono espressi per eccesso o per difetto, tra questi abbiamo i l’insonnia e l’ipersonnia.
L’insonnia
L’insonnia consiste in una condizione di insoddisfazione in riferimento alla quantità e alla qualità del sonno. L’insonnia si può presentare in maniera in diverse forme:
iniziale, difficoltà a prendere sonno;
di mantenimento, risvegli precoci e frequenti
tardiva, risvegli precoci con difficoltà a riprendere il sono
Ipersonnia
I sintomi principali sono variabili, a seconda del tipo di ipersonnia che ci troviamo ad analizzare, da sonnolenza durante le ore diurne, ridotte performance cognitive e motorie, eccessiva tendenza a dormire, attacchi di sonno incontrollabili, aumento del tempo di Sonno nelle 24 ore e difficoltà a raggiungere un risveglio completo.
Diffusione
Circa il 30 – 50% degli adulti fa esperienza occasionale di difficoltà nel riposo notturno. Un evento improvviso, stressante, un'alterazione del tono dell’umore può causare un episodio di insonnia. Generalmente però, una volta risolto quell’evento, i disturbi del sonno si esauriscono denotando così una caratteristica transitoria del problema. Tuttavia, per alcune persone predisposte, la difficoltà può persistere anche dopo che la causa scatenante è scomparsa.
Cosa si può fare
La terapia farmacologica è spesso il primo trattamento dell’insonnia consigliato dai medici di base, in particolare la prescrizione di farmaci ipnoinducenti.
Il trattamento cognitivo-comportamentale integrato dell’insonnia prevede l’impiego di diverse tecniche di intervento, la cui scelta viene effettuata in base a quanto emerso dalla valutazione iniziale di assessment e da cosa è più idoneo per la persona.
Le tecniche di intervento, che costituiscono il cuore del trattamento cognitivo comportamentale per il Disturbo di Insonnia sono:
Educazione e igiene del sonno: in questa fase si spiegano i fattori eziologici e i fattori di mantenimento dell’insonnia secondo il modello cognitivo-comportamentale, in base alle informazione fornite dal paziente riguardo la difficoltà.
Controllo dello stimolo: ha l’obiettivo di estinguere l’associazione del letto e della camera da letto con attività incompatibili con il sonno.
Ristrutturazione cognitiva: procedura per modificare le convinzioni e le aspettative disfunzionali sul sonno.
Tecniche di rilassamento e distrazione immaginativa.
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