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Immagine del redattoreLavinia Gaudini

L'attaccamento

La teoria dell’attaccamento fu sviluppata da Jonh Bowlby tra il 1950 e il 1960 in seguito ad osservazioni effettuate negli orfanotrofi londinesi. Le osservazioni erano mirate ad analizzare i comportamenti, i bisogni e la regolazione emotiva di bambini che erano stati privati dei caregiver in contesti istituzionalizzati. I risultati di tale ricerca, pubblicati nel libro “Maternal care and mental health” (1951), evidenziarono come l’assenza di una relazione privilegiata specie - specifica con una figura di riferimento provocava in questi bambini: ritardi nello sviluppo cognitivo, fisico ed emotivo; deficit nella regolazione emotiva e difficoltà nell’interazione con l’altro.


La teoria dell’attaccamento ha assunto nel tempo un ruolo rilevante nella letteratura e nella pratica clinica, sottolineando come la relazione caregiver - bambino abbia degli effetti a breve ed a lungo termine sullo sviluppo del bambino e del modo in cui questo entra in relazione con il mondo.

Il primo volume “Attaccamento alla madre” (1969) definisce chiaramente il costrutto nelle sue componenti principali.


Secondo l’autore, il bambino, dagli 8 mesi fino ai 3 anni, ha 2 sistemi che si attivano in funzione dei suoi bisogni evolutivi che l’infante sperimenta nel momento presente. Il primo viene definito sistema di attaccamento, il quale si riferisce alla tendenza innata dei bambini a cercare la vicinanza e la protezione delle figure di attaccamento o caregiver quando si sentono insicuri, spaventati o stressati, si attiva per la ricerca di prossimità alla figura di riferimento che fornisce cura e protezione in situazioni di vulnerabilità . Il secondo è il sistema di esplorazione che si riferisce all'istinto naturale dell’infante di esplorare il mondo circostante e acquisire nuove esperienze. Questo sistema si manifesta quando il bambino si sente al sicuro e supportato dal legame di attaccamento con le figure principali. Quando il bambino percepisce che il suo ambiente è protetto e confortante, è più incline a esplorare, imparare e sviluppare nuove abilità. L’esplorazione si attiva quando il bambino si trova in una condizione di sicurezza ed il bisogno di protezione ed attaccamento è soddisfatto. Questi sistemi si attivano e disattivano in maniera alterna, una volta soddisfatto il sistema di attaccamento, si attiva il sistema di esplorazione e viceversa, entrambi importanti nella formazione dell'individuo e nella creazione di legami interpersonali significativi.

Le relazioni di attaccamento generano i MOi (modelli operativi interni) rappresentazioni di relazioni riconducibili sia ai comportamenti effettivi del caregiver, ma anche attraverso dei pattern comportamentali che derivano da comportamenti ripetuti nella vita quotidiana.

I MOI di attaccamento sono basati sulle esperienze reali del bambino nell’interazione quotidiana con i genitori, sono rappresentazioni di relazioni e generano modelli di sé con l’altro e tendono a confermarsi reciprocamente attraverso l’esperienza, di conseguenza la persona tende ad avvicinarsi ad individui che confermano tali modelli. Sono stati riscontrati 4 stili di attaccamento nei bambini:

  1. Attaccamento Sicuro:

    • Descrizione: I bambini con un attaccamento sicuro si sentono a proprio agio nell'esplorare l'ambiente circostante quando la figura di attaccamento è presente. Sono in grado di utilizzare la figura di attaccamento come base sicura da cui esplorare il mondo e ritornare quando necessario.

    • Comportamenti tipici: Cerca conforto dalla figura di attaccamento quando necessario, esplora l'ambiente in modo sicuro, mostra segni di disagio quando la figura di attaccamento si allontana, ma si calma rapidamente quando torna.


  1. Attaccamento Insicuro-Ambivalente (o Resistente):

    • Descrizione: I bambini con attaccamento insicuro-ambivalente sono ansiosi e preoccupati per la disponibilità della figura di attaccamento. Si preoccupano di essere abbandonati e possono essere difficili da calmare anche quando la figura di attaccamento è presente.

    • Comportamenti tipici: Cerca costantemente l'attenzione della figura di attaccamento, è difficile da consolare anche quando la figura è presente, può oscillare tra la ricerca di contatto e la rifiuto.


  1. Attaccamento Insicuro-Evitante:

    • Descrizione: I bambini con attaccamento insicuro-evitante sembrano evitare il contatto stretto con la figura di attaccamento. Possono sembrare indipendenti e sottolineano la loro autonomia.

    • Comportamenti tipici: Mostra poco interesse per la figura di attaccamento, evita il contatto fisico o sembra indifferente alla sua presenza, potrebbe sembrare precoce nell'indipendenza.


  1. Attaccamento Disorganizzato:

    • Descrizione: Questo è uno stile di attaccamento che non rientra chiaramente nelle categorie precedenti. I bambini con attaccamento disorganizzato possono mostrare comportamenti contraddittori, spesso causati da esperienze di caregiving inconsistenti o traumatiche.

    • Comportamenti tipici: Possono oscillare tra l'avvicinarsi e l'allontanarsi dalla figura di attaccamento in modo disorganizzato, mostrano segni di paura o confusione nei confronti della figura di attaccamento.


È importante notare che gli stili di attaccamento sono influenzati dalle interazioni tra il bambino e le figure di attaccamento e possono essere modellati dalle esperienze precoci. Gli effetti degli stili di attaccamento possono durare nella vita adulta influenzando le relazioni interpersonali e la salute emotiva.




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